Overtourism, Evaneos: “Servono calendari aziendali e scolastici più flessibili”

“Una gestione più flessibile dei calendari aziendali e dell’anno scolastico potrebbe contribuire a ridurre il fenomeno dell’overtourism, nonché favorire scelte di viaggio più responsabili e meno impattanti a livello ambientale”. A tracciare una rotta alternativa per frenare gli effetti negativi del turismo di massa è la country manager di Evaneos, Paloma Blazquez, commentando i risultati di una survey condotta dall’azienda a livello europeo.  

“Secondo il nostro studio – racconta a TTG Italia – l’83% degli intervistati vuole ridurre le proprie emissioni di CO₂ nei suoi prossimi viaggi. Di questi, il 61% si dice disposto a spendere di più per essere sostenibile, ma deve fare i conti con due problemi: da una parte il lavoro, con ferie spesso contingentate; e dall'altra un calendario scolastico troppo rigido”.

Italia e Spagna nelle retrovie  
Tra i Paesi in esame, il fenomeno interessa prevalentemente Italia e Spagna, a causa di una “calendarizzazione aziendale che risulta particolarmente rigida”, ancorata a modelli difficili da sradicare. Una criticità, quella appena citata, che condiziona principalmente le scelte di viaggio delle famiglie, costrette spesso a spostarsi nei periodi di alta stagionalità. “Per l’89% dei genitori italiani che lavorano è difficile prendere ferie compatibili con il calendario delle vacanze scolastiche” spiega Blazquez. Il risultato più evidente sono le partenze massicce ad agosto, con ripercussioni notevoli sulle destinazioni - in termini di sovraffollamento - e sul potere di acquisto e di scelta dei consumatori.

Sostenibilità
Ma la scarsa flessibilità dei ‘periodi off’ ha ripercussioni anche sull’ambiente.  I calendari rigidi rendono più complicata la scelta di soluzioni ‘slow’ e sostenibili: “Il 74% si dice disposto a scegliere il treno al posto dell’aereo, ma per ragioni di tempo si preferisce l’aereo”, racconta la manager.

Servirebbe, quindi, un cambio di passo radicale, uno scatto culturale. “Se riuscissimo a cambiare mentalità e creare le condizioni per permettere a lavoratori e studenti di scegliere quando partire si creerebbe anche un maggiore equilibrio economico – conclude Blazquez -, poiché gli investimenti non arriverebbero tutti nello stesso momento”.

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