Una delle principali conquiste dell’Europa del dopoguerra, il Trattato di Schengen, rischia di sfumare davvero. In assenza di soluzioni rapide ed efficaci per affrontare l’emergenza migranti, infatti, Bruxelles potrebbe optare per una sospensione del trattato fino a due anni, autorizzandop tutti i Paesi dell'area a reintrodurre dei controlli alle frontiere interne.
Intanto il ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maiziere, ha giocato d’anticipo annunciando che il suo Paese prolungherà i controlli ai suoi confini a tempo indeterminato. E il primo ministro olandese Mark Rutte, intervenuto al World Economic Forum di Davos, avverte: il tempo stringe e i Paesi dell’area hanno al massimo due mesi per intervenire in modo adeguato e salvare il trattato.
Nel frattempo si affaccia alla ribalta sempre più prepotentemente l’ipotesi di un ‘piano B’: una mini Schengen di cinque o sei Stati che lascerebbe fuori l’Italia, con effetti devastanti per il nostro Paese, dove rimarrebbero bloccati tutti i migranti che arrivano via mare.