Il dietrofront dell’amministrazione Trump alle aperture sui viaggi a Cuba effettuati dall’ex presidente Obama potrebbe costare all’industria un conto molto salato.
È quanto emerge da uno studio commissionati da economisti ed esperti del settore dopo che l’attuale inquilino della Casa Bianca ha ventilato l’ipotesi che si possa tornare alla precedente situazione e quindi al divieto per i viaggi nell’Isla Grande in tutte le loro forme.
Secondo l’analisi, le compagnie aeree e quelle crocieristiche ci rimetterebbero oltre 3,5 miliardi di dollari, frutto degli investimenti effettuati negli ultimi mesi. Tradotto in termini occupazionali, la perdita equivarrebbe a oltre 10mila posti di lavoro.