“In principio fu Barcellona, poi Amsterdam, Parigi, Londra, Santorini e le Baleari. A prima ancora c’è stata Venezia e oggi gli insospettabili: il Monte Fuji in Giappone, il Macchu Picchu in Perù e lontana, nel Nord, l’Islanda…” (continua sulla Digital edition)
Si chiama overtourism la malattia di crescita del mondo del viaggi, che sta colpendo in maniera indiscriminata varie parti del mondo, scatenando le ire dei residenti e rendendo spesso impossibile godersi la visita della destinazione.
Un problema da quale non si può più sfuggire e sul quale si stanno interrogando le destinazioni, sovraffollate e stanche, senza dimenticare la parola d’ordine tracciata da Taleb Rifai, segretario generale dell’Unwto: “La risposta non dovrà mai essere quella di bloccare lo sviluppo”.
I numeri del fenomeno, le mete più colpite e le possibili soluzioni su TTG Yearbook, disponibile online a questo link.