“Vogliamo vivere all’italiana, fermarci al bar, prendere un caffè, sentire un concerto in piazza, cucinare insieme a voi”. Zhang Chunlei, general manager per l’outbound di China International Travel Service (tour operator di Stato della Cina), sintetizza in un’intervista a Repubblica Affari & Finanza così il nuovo turista cinese che sta per avvicinarsi al mercato italiano, confermando ancora una volta l'evoluzione della domanda dal Paese asiatco.
L’Italia del Colosseo e dello shopping in via dei Condotti non basta più. Così la nuova frontiera dei tour operator cinesi sono i viaggi esperienziali, alla scoperta delle destinazioni minori e dei borghi. Luoghi in grado di garantire esperienze autentiche dal punto di vista culturale, enogastronomico e umano. Un cambio di strategia che non può che giovare all'intera filiera del travel italiano e alla galassia di piccole e medie realtà imprenditoriali che vi gravita attorno.
Oltre il mordi e fuggi
“Dimenticate il mordi e fuggi – dice Chunlei -. Non vogliamo più solo fotografare monumenti. Quello che cerchiamo è il contatto umano, l’esperienza di quello che l’Italia è davvero”.
I progetti
Cts è già a lavoro con The Gate sulla creazione di nuovi prodotti che si concentrino sulle destinazioni meno battute. Si partirà a giugno con i primi arrivi verso Umbria, Puglia, Calabria e Campania, ma il progetto sarà poi esteso ad altre regioni della Penisola, puntando sui mesi di gennaio, febbraio e marzo, in cui cadono le principali festività cinesi.
Gli obiettivi
L’obiettivo non è soltanto quello di cambiare le abitudini di viaggio del viaggiatore del Dragone, ma anche la percezione che il mercato italiano ha del turista cinese, allontanando l’immaginario del turista con la fotocamera in mano e lo scatto pronto. “Un tempo era molto difficile per noi viaggiare, per cui quando finalmente si usciva dal Paese toccava comprimere il tutto: cinque o sei Paesi in un solo viaggio, con permanenze in Italia limitate a solo due giorni in tutto”.
La grande occasione
Una sfida quella dell’operatore cinese che si mostra come una grande occasione per l’industria dei viaggi italiana, tenendo conto della grande ascesa dei flussi dalla Cina. Un trend confermato anche da Cts, che stima una crescita del 19 per cento anno su anno.