Ci sono Paesi, come quelli europei, dove per viaggiare basta la carta di identità, altri in cui è necessario il passaporto. E poi altri ancora che richiedono dai visitatori internazionali non solo il passaporto, ma anche il visto.
È il caso dell’Australia, il cui visto è ottenibile su internet e ha una durata di 90 giorni.
I cittadini italiani di età inferiore ai 31 anni possono anche ottenere un visto per vacanze-lavoro della durata di dodici mesi, rinnovabili per ulteriori 12 mesi, previa una prestazione lavorativa effettuata per almeno 90 giorni in Australia.
Arabia Saudita: sospesi i permessi per viaggi collettivi
Più complicata la procedura per fare ingresso in Arabia Saudita. La rete diplomatico-consolare saudita rilascia visti d’ingresso per affari (validi da uno a sei mesi), familiari al seguito, transito o pellegrinaggio (Hajj o Umrah). I visti d’ingresso non possono essere ottenuti all’aeroporto o alla dogana e quelli che erano emessi solo per viaggi collettivi ‘group tours’ preventivamente approvati sono per il momento sospesi a tempo indeterminato.
I passeggeri provenienti dall'Italia con ingresso in Arabia Saudita possono transitare nelle aree aeroportuali per un massimo di 12 ore. I visti sono concessi esclusivamente su richiesta di un garante saudita (sponsor). L’Ambasciata d’Italia ed il Consolato Generale d’Italia a Gedda non possono sponsorizzare i privati cittadini per l’ottenimento del visto d’ingresso.
Cina: bisogna fare il visto prima di partire
Anche per quanto riguarda la Cina occorre il visto d’ingresso, oltre al passaporto con almeno sei mesi di validità, e bisogna stare ben attenti a farlo prima della partenza, perché non è previsto il rilascio di questi documenti ai posti di frontiera. Pertanto coloro che, all’arrivo in territorio cinese, ne risultassero sprovvisti vengono respinti.
È possibile ottenere un visto di transito per 144 o 72 ore in numerose città del Paese ma, come sottolinea la Farnesina, è necessario mostrare il possesso di un biglietto aereo di uscita dalla Cina in direzione geograficamente opposta rispetto a quella di provenienza. La concessione del visto rimane comunque a discrezione delle competenti Autorità cinesi.
Senza visto ad Hainan
Ai cittadini italiani è concesso di effettuare un viaggio ad Hainan senza visto, per un periodo fino a 30 giorni, a patto però che sia stato organizzato da agenzie di Hainan e si svolga solo sul terriotorio dell'isola.
Se, invece, si intendono visitare Hong Kong o Macao nell’ambito di un viaggio nella Cina continentale, è necessario richiedere un visto ad ingressi multipli. La Farnesina informa anche che le autorità consolari cinesi richiedono copia di eventuali precedenti passaporti in caso di recente rinnovo del documento di viaggio. La mancata consegna può causare il rifiuto del visto.
Per l'India è valida la domanda via web
Per quanto riguarda, invece, l’India, i viaggiatori che intendono fermarsi nel Paese per un massimo di 60 giorni possono avvalersi dell’eVisa facendo domanda direttamente sul sito dedicato.
Dopo aver pagato, sempre online, la quota indicata il viaggiatore riceverà, entro 72 ore, una mail di autorizzazione al viaggio che verrà commutata nel visto vero e proprio all’arrivo all’aeroporto di entrata.
Prima di registrarsi online il richiedente visto deve accertarsi che il passaporto abbia almeno sei mesi di validità residua dalla data di entrata in India e due pagine bianche. All’arrivo deve inoltre dimostrare di disporre di un biglietto di ritorno e di risorse sufficienti a copertura del soggiorno.
Le norme dell'Iran
Anche per l’Iran il visto è necessario, ma è necessario sapere che non viene concesso nel caso in cui il passaporto riporti il visto o il timbro di ingresso in Israele. È possibile chiedere un visto d'ingresso turistico della durata di 30 giorni anche all’arrivo negli aeroporti di Teheran, Esfahan, Shiraz e Mashad, ma senza la garanzia di ottenerlo. L'ideale è, dunque, munirsi di del documento prima della partenza dall’Italia, richiedendolo all’Ambasciata di Roma. Il documento non è necessario se ci si trattiene in Iran meno di otto ore, ma si è obbligati a restare all’interno dell’aeroporto, nell’area transiti.
Trenta giorni a Cuba
Passando ai Caraibi, anche per visitare Cuba è consigliabile ottenere il visto prima della partenza. In caso contrario, infatti, si rischia di essere respinti all’imbarco. Il documento si può avere pe rmezzo del tour operator presso il quale ci è acquistato il biglietto aereo o, nel caso di viaggiatori individuali, tramite gli uffici consolari in Italia. È concesso per un periodo massimo di 30 giorni, rinnovabile per altri trenta dietro pagamento di una tassa statale.