City break a Tel Aviv e Gerusalemme e turismo avventura nel Negev. Sono questi i due temi chiave del 2019 per Israele, che sta lavorando a nuove tipologie di turismo per consolidare un trend già molto positivo.
L'exploit italiano del 2018
“Nel 2018 - conferma Avital Kotzer Adari, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo - l’Italia si è confermata un mercato chiave per la destinazione con 150.600 arrivi e un complessivo aumento del 40% rispetto all'anno precedente”.
Ottimi anche i dati relativi al mese di gennaio, che si è concluso con un totale di 11.700 visitatori provenienti dal nostro Paese “e una crescita del 31% rispetto a gennaio 2018 e dell'83% rispetto a gennaio 2017. L’andamento delle prenotazioni comunicato dagli operatori - aggiunge la direttrice - fa prospettare un anno davvero positivo”.
Tel Aviv e Gerusalemme sono proposte al nostro mercato in un unico viaggio, sotto lo slogan ‘Two Sunny Cities One Break’. La campagna è supportata da un sito dedicato con offerte di viaggio, che invita i viaggiatori a scoprire Tel Aviv - scelta nel 2018 da Condenast Traveler come destinazione top per l'estate - e Gerusalemme, che lo scorso anno è stata eletta da Euromonitor International come una delle 10 migliori città al mondo da visitare.
Il nuovo aeroporto
Agli amanti dell’avventura è invece dedicata la proposta del Negev, con le sue possibilità di turismo attivo e i safari nel deserto. A favorire i collegamenti l’apertura, quest'anno, del nuovo aeroporto Eilat-Ramon, alle porte della località di Eilat, che in base alle stime governative avrà un forte impatto sul turismo, con una previsione di 2,25 milioni di passeggeri in transito all’anno e una capacità di crescita stimata fino a 4,25 milioni.
Per la sua creazione sono stati investiti 473,5 milioni di dollari con un progetto ideato da due fra i più grandi studi di architettura in Israele: Amir Mann-Ami Shinar Architects and Planners e Moshe Tzur Architects & Town Planners Ltd.