Doveva essere il giorno dell’uscita del Regno Unito dall’Europa. E invece si gioca alla Camera dei Comuni britannica l’ennesima partita per cercare di scongiurare una Brexit senza accordo. Per la terza volta i parlamentari esprimeranno il loro parere sulla proposta di divorzio dall’Ue firmata dal premier Theresa May.
Il testo è l’esito dei negoziati con Bruxelles e ha già incassato due bocciature, mettendo in ginocchio la leadership del primo ministro, che si è impegnata a dare le dimissioni in caso di approvazione per lasciare il posto a qualcun altro.
In caso di voto positivo
Se l’esito della votazione sarà positivo, il Governo Uk riuscirà ad evitare il no-deal il prossimo 12 aprile, rimandando la data dell’uscita al 22 maggio, così come deciso nel corso dell’ultimo vertice dei leader Ue.
Il tempo aggiuntivo dovrà servire a rivedere il trattato di uscita, che tra i suoi punti critici vede il saldo di uscita, di circa 45 miliardi di euro, e il meccanismo di salvaguardia ‘backstop’, per evitare il confine tra le due Irlande.