C’è anche la Boeing tra le vittime della guerra commerciale che vede i due presidenti di Usa e Cina, Donald Trump e Xi Jinping, sfidarsi in una lunga prova muscolare a suon di dazi che sembra destinata a durare ancora per molto tempo.
La Cina ha infatti deciso di alzare al 25% i dazi su 60 miliardi di dollari di esportazioni americane, riducendo anche gli ordini di aerei Boeing, oltre a tagliare gli acquisiti promessi di prodotti agricoli ed energetici.
In tutto i beni made in Usa colpiti, spiega ilsole24ore.com, sono 2.493, ma il governo cinese potrebbe reintrodurre anche i dazi del 25% sui Suv costruiti negli Stati Uniti, misura che era stata sospesa nei mesi scorsi.
Speranze sul G20 di Osaka
Una risposta, quella cinese, all’aumento delle sanzioni voluto da Trump su 200 miliardi di dollari e 5.700 categorie di prodotti cinesi, entrato in vigore venerdì scorso dopo la mancanza di esiti positivi nel round di negoziati tra i due Governi. Una decisione che ieri ha influito negativamente sulle Borsa, con gli operatori che hanno ridotto l’esposizione al rischio. Tuttavia la svolta positiva potrebbe arrivare dal prossimo G20 che si terrà a Osaka, in Giappone; Trump ha infatti ribadito l’intenzione di incontrare, in quella occasione, proprio il presidente cinese.