Il fallimento di Wow Air porterà a un calo del turismo in Islanda? È lo scenario paventato dalla società aeroportuale Isavia, secondo cui il numero di arrivi sull'isola potrebbe diminuire già da quest'anno.
L'Islanda è sulla cresta dell'onda delle mete turistiche più apprezzate dai viaggiatori nell'ultimo quinquennio: nel 2018 ha registrato il record di 9,8 mln di visitatori (erano 2,5 mln nel 2012) e un'incidenza del turismo sul Pil dell'8,5%. Il tutto anche grazie alla crescita della compagnia aerea low cost, fondata da Skuli Mogensen nel 2011, e all'immancabile impatto sull'immaginario collettivo dei paesaggi che hanno fatto da sfondo alla serie Games of Thrones.
La situazione potrebbe però cambiare presto e avere un impatto negativo a livello economico e occupazionale sull'Islanda. Il governatore della Banca Centrale Mar Gudmundsson, si legge su Il Sole 24 Ore, ha commentato che "il fallimento di Wow Air rischia di causare uno shock se non entreranno altre compagnie a colmare il vuoto" e ha tagliato le previsioni di crescita del Pil portandole da più 1,8% a meno 0,4%. O. D.