Nello scacchiere delle destinazioni nordafricane, il Marocco sembra non aver risentito degli alti e bassi che hanno invece influenzato illustri vicini. E i numeri relativi ai flussi italiani continuano a mantenersi positivi. “Nel 2018 - commenta il direttore per l’Italia dell’ente nazionale per il turismo del Marocco, Jazia Santissi (nella foto) – abbiamo messo in cassaforte un incremento del 15 per cento, corrispondente a 300mila visitatori italiani ospitati. Nei primi mesi del 2019 il trend prosegue, con un +20 per cento a pari periodo rispetto al 2018”.
I frutti di Vision 2020
Quello italiano è il bacino che evidenzia il tasso di crescita maggiore fra tutti i mercati europei. “La strategia impostata con Vision 2020 continua, e i frutti sono positivi. Ora è tempo però di voltare pagina, concentrandosi anche su aspetti meno noti del Paese”. Un esempio è il segmento balneare, che procura solo il 20-30 per cento del totale dei flussi, ma che potrebbe crescere grazie a un’offerta che ha ad esempio nel Mazagan Beach Resort sull’Atlantico una punta di diamante. Un’altra area di particolare interesse è poi quella di Dakhla, nel sud, oggi raggiungibile con il Milano-Casablanca-Dakhla operato da Ram all’insegna di una vacanza in un ambiente incontaminato che rappresenta il vero lusso. Nell’ottica della differenziazione dell’offerta, da segnalare anche la rinascita di Tangeri, che beneficia dei collegamenti diretti di Ryanair.
Il plus dei collegamenti
“A proposito di voli, sono numerose le compagnie a operare collegamenti diretti. In forse anche un nuovo volo Royal Air Maroc diretto su Marrakech”.
Anche gli operatori tornano a puntare sul Marocco: ad esempio, Turisanda gli ha dedicato un catalogo ad hoc e Boscolo Tours ha realizzato una monografia di charme. “L’obiettivo 2019 è quello di arrivare ai 325mila italiani, un traguardo raggiungibile anche grazie alla formazione che continueremo a promuovere con i nostri partner t.o.”.