Visit Brussels, priorità al trade: l’ente investe in formazione

Visit Brussels stringe i nodi con al distribuzione italiana. “Credo molto nella formazione sul campo - sottolinea Ursula Jone Gandini, responsabile Italia dell’Ufficio del Turismo di Bruxelles (nella foto) - perché solo vivendo in prima persona lo spirito della città ci si può rendere conto di quante opportunità sia in grado di offrire”. In calendario vi sono già dei famtrip per gruppi di 5 o 6 persone che verranno pensati con la massima flessibilità “così da consentire ai partecipanti di potersi avvicinare con facilità ai propri interessi e assecondare i gusti personali”.

Ed è proprio l'investimento nella formazione del trade che ha spinto in alto i dati relativi alla componente italiana, quarta nel ranking degli arrivi dietro a Giappone, Stati Uniti e Russia per il leisure e terza se si sommano a queste cifre quelle del turismo congressuale, che consentono il sorpasso del nostro Paese sugli Stati Uniti. “Abbiamo inoltre lavorato molto sulla comunicazione - conclude Gandini -, puntando sulla versatilità della città che si rivolge a un pubblico eterogeneo e offre stimoli sempre nuovi”. G. G.

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