Il blocco dei voli tra Italia e Cina resterà almeno fino a quando i numeri dell’epidemia di coronavirus non si stabilizzeranno. A mettere la parola fine alle voci che si rincorrevano da giorni su una possibile ripresa dei collegamenti è la Farnesina, che ha definito “priva di fondamento” la notizia diffusa dall’agenzia di Stato cinese Xinhua, secondo la quale una ripresa dei voli diretti sarebbe stata imminente. Un’interpretazione forzata, la sua, di un colloquio avvenuto giovedì tra l’ambasciatore italiano a Pechino e il viceministro Qin Gang.
L'emergenza
Il blocco totale dei voi, ha spiegato a Il Sole 24 Ore il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è una misura presa “per affrontare l’emergenza nell’immediato e finché le autorità sanitarie ci diranno che è opportuno continueremo a tenerla in atto”.
Lo stop ai voli, deciso con un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, è partito il 31 gennaio e ha una durata di 90 giorni. Un provvedimento aspramente criticato dalla Cina, dal momento che il nostro è l’unico Paese ad aver deciso per il blocco totale dei collegamenti. E mentre il console generale della Repubblica popolare cinese a Milano, Song Xuefeng, è tornato a insistere perché gli aerei riprendano a volare, il ministro Speranza ribadisce che “saranno le valutazioni epidemiologiche sull’evolversi della diffusione del coronavirus a determinare le decisioni del Governo”.