Mentre l’Italia tenta il tutto per tutto per favorire l’afflusso di clientela internazionale aprendo i confini ai viaggiatori europei e abolendo la quarantena all’arrivo la maggior parte degli altri Stati europei continuerà a far controlli e a imporre 14 giorni di autoisolamento preventivo a chi arriva dall’estero.
Nel caso, ad esempio, di Austria, Germania e Svizzera i valichi sono aperti ma i controlli sono in vigore e l’ingresso nella Conferderazione non è permesso per motivi puramente turistici. L’aeroporto di Vienna, aggiunge lastampa.it, dà la possibilità di fare il tampone per ottenere il lasciapassare di ingresso e uscita dall’Austria.
Chiusa ai turisti italiani l’isola di Cipro, che sarà parzialmente riaperta solo a partire da luglio ma solo per i Paesi che hanno avuto pochi contagi, come ad esempio Danimarca, Norvegia, Islanda, Grecia e Israele. Politica opposta quella della Croazia, le cui frontiere sono aperte e non è necessario mettersi in autoisolamento.
Anche il confine con la Francia è aperto, ma non lo si può attraversare per motivi turistici. Per quanto rigurada, poi, Gran Bretagna e Irlanda è previsto un isolamento di 14 giorni per chi arriva dall’estero.
Più rigida la Grecia, i cui confini sono chiusi almeno fino al 31 maggio; possibile una riapertura a luglio, ma solo per i visitatori provenienti dai Paesi meno toccati dalla pandemia. Quarantena obbligatoria, infine, per chi giunge in Spagna; il provvedimento è valido fino al 24 maggio, ma potrà essere prorogato dal Governo.