Prima il tweet del presidente Trump che aveva gelato tutte le compagnie aeree Usa in cui dava mandato di sospendere tutte le trattative sugli aiuti di Stato fino a dopo il voto presidenziale. Poi un secondo tweet al Senato: votate subito i 25 miliardi di sostegno per i vettori.
Il tema del trasporto aereo in ginocchio negli Usa così come nel resto del mondo entra nella compagna elettorale americana, che quest’anno più che mai si sta facendo sui social e su Twitter in particolare.
Il social network è stato quindi il terreno che ha permesso di scoprire l’attuale volontà del presidente di rinnovare il pacchetto di aiuti volti essenzialmente al pagamento degli stipendi dei dipendenti, per evitare le ondate di licenziamenti ventilati (solo per United e American insieme il rischio era di un taglio di 31mila posti). Manca però ancora il voto prima che le compagnia possano tirare davvero un sospiro di sollievo.