Un passaporto sanitario Ue per i vaccinati: l’ipotesi avanzata dal premier greco Kyriakos Mitsotakis sembra prendere forza dopo che anche il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha aperto all’ipotesi e ha sottolineato l’importanza dal punto di vista ‘medico’. “È un requisito medico avere un certificato che dimostri che sei stato vaccinato - ha detto von der Leyen in un’intervista con Lusa riportata dal Corriere della Sera -. Pertanto, accolgo con favore l’iniziativa del primo ministro greco su un certificato di vaccinazione reciprocamente riconosciuto”.
La discussione però ora verte “su come si possa utilizzare questo certificato per accedere ad eventuali servizi o viaggi ed è una questione politica e giuridica, non medica, che dovranno affrontare gli Stati membri a livello Ue”, ha precisato Dana Spinant, portavoce della Commissione Ue.
La salute è competenza esclusiva degli Stati membri e nonostante gli sforzi di coordinamento della Commissione su alcuni punti i Paesi stanno andando in ordine sparso.
Von der Leyen ha detto alla stampa portoghese di essere comunque in gran parte d’accordo con l’idea del certificato. “Qualunque cosa si decida, sia che dia priorità o accesso a determinati beni, è una decisione politica e giuridica che dovrebbe essere discussa a livello europeo. Ma penso che sia importante. E, come ho detto, dobbiamo avere un requisito medico che dimostri che le persone sono state vaccinate”.