Il passaporto vaccinale europeo potrebbe diventare una realtà a partire dal 15 giugno. A sostenerlo il commissario europeo all’Industria Thierry Breton che, in un’intervista a Rtl, Lci e Le Figaro, ha precisato che il documento sarà sia in formato cartaceo che digitale.
Dotato di un codice qr, potrà servire per viaggiare con maggiore facilità; indicherà il tipo di vaccino ricevuto, se si è stati portatori della malattia e se si hanno gli anticorpi. Il commissario, secondo quanto riportato da adnkronos.com, ha inoltre precisato che sarà facoltativo e potrà essere richiesto per prendere un aereo, partecipare a un "evento importante" o entrare in un luogo pubblico. “Tra due o tre mesi – ha anticipato il commissario - sarà disponibile in tutti i 27 Paesi dell'Unione europea”.
"Allo stesso tempo – ha aggiunto - stiamo sviluppando la capacità di eseguire test antigenici rapidi" dal momento che, in mancanza di un certificato, sarà richiesto un test negativo al Covid-19. L'obiettivo, ha spiegato il commissario europeo, è quello di "ritrovare la capacità di convivere senza essere un rischio" e "avere la capacità di riaprire" le attività. Dobbiamo organizzarci molto rapidamente" ha ribadito.
Il 26 aprile la votazione
"Il Parlamento europeo - ha detto David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, a Mezz'ora in più - voterà questo provvedimento il 26 aprile; anche noi come il commissario Breton pensiamo che a giugno sia uno strumento per riaprire alcune attività e consentire agli anziani, che sono i primi vaccinati, di riprendere anche una vita normale".