L’epidemia di Covid-19 sta peggiorando nell’intera Ue, tanto che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) considera la situazione in dieci Paesi ‘molto preoccupante’ e ‘preoccupante’ in altrettanti. Prima di partire, dunque, è consigliato sempre informarsi su quella che è la situazione epidemiologica nella località di destinazione.
La mappa del rischio
Ma quali sono le mete a rischio di chiusure per la parte finale dell’anno? Secondo l’ultima valutazione del rischio del centro basato a Stoccolma la mappa degli Stati dove il contagio sta correndo di più abbraccia Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia, mentre in Austria – dove il tasso di incidenza settimanale è salito a quasi 850 ogni 100mila persone - il lockdown è già realtà.
Da oggi, infatti, nel Paese è scattato l’isolamento per i non vaccinati contro il Covid, che durerà almeno 10 giorni con controlli a campione sulla popolazione e non consentirà alle persone non immunizzate di entrare nei locali o partecipare a eventi e spettacoli; potranno uscire solo per andare a lavorare, per i servizi essenziali o per emergenze mediche. Nelle scorse 24 ore in Austria si sono registrati 11.552 casi e il tasso d’incidenza settimanale è salito a quasi 850 ogni 100mila persone.
Olanda e Germania corrono ai ripari
Misure restrittive anche in Olanda, dove il premier Mark Rutte ha annunciato il coprifuoco per tre settimane, con chiusura di bar e ristoranti alle 20 e dei negozi di beni non essenziali alle 18. Anche gli stadi, aggiunge Il Sole 24 Ore, saranno chiusi al pubblico e sarà allungata la lista di locali in cui sarà necessario mostrare il Green pass.
Quasi sicure nuove chiusure anche in Germania, che sta subendo una recrudescenza dell'epidemia soprattutto a causa del basso tasso di vaccinati, intorno al 67%. Giovedì si discuterà su misure restrittive in una riunione tra Stato e Lander, prima del passaggio in Parlamento. Tra i provvedimenti allo studio un progetto di legge per aumentare lo smart working estendendolo a tutti quei casi in cui non ci sia un ‘motivo economico convincente’ per recarsi in ufficio. A chi si reca in ufficio sarà comunque richiesto un certificato di vaccinazione o guarigione o un test negativo.
Ma non basta: anche in Germania potrebbero scattare da un momento all’altro restrizioni per i non vaccinati e i presidenti di Spd, Verdi e Fdp sono tutti d'accordo sull'inasprire nuovamente i provvedimenti anti Covid.