L’Australia ha da poco riaperto i confini dopo essere stato uno dei Paesi con le chiusure più lunghe in seguito alla pandemia. Dopo la campagna dedicata al Working Holiday Visa - visto che può essere richiesto da coloro che non superano i 35 anni d’età -, Tourism Australia è pronto a lanciare la seconda, studiata con l’obiettivo di stimolare i viaggiatori italiani a realizzare un sogno che hanno tenuto nel cassetto negli ultimi due anni: vivere il fascino di questa terra lontana. Si chiamerà ‘Pensa in grande, viaggia in Australia’, una comunicazione per promuovere la destinazione attraverso le esperienze, le spiagge, i luoghi iconici e la natura.
A tu per tu con il trade
Prosegue inoltre il lavoro con i t.o. e le adv grazie al programma Aussie Specialist e si attende maggio per la fiera Ate che porterà ‘Down Under’ circa 20 operatori del Belpaese. Uno step importante è infine l’apertura del volo stagionale operato da Qantas che, dal 24 giugno, collegherà Roma e Perth tre volte a settimana.
Viaggi più approfonditi
“Oggi bisogna reimparare a vendere l’Australia - spiega Giancarlo Truffa, trade marketing manager di Tourism Northern Territory -. È una meta dalle mille facce, un’Australia sexy ma diversa rispetto al passato”. Nel periodo della pandemia l’industria turistica non è rimasta ferma, spingendo nuovi investimenti e sviluppando con concretezza il concetto di sostenibilità. Adesso, in virtù dello scenario attuale ridisegnato proprio dall’emergenza sanitaria, è tempo di programmare viaggi meno complessi e più approfonditi.
“Quelle realtà che prima erano considerate a margine di un itinerario, ora ne diventano il cuore - conclude Truffa -. Il trade deve sapere che l’Australia è rimasta estremamente interessante per gli italiani ma che va parcellizzata, va interpretata come viaggio non in tutto il continente volando da una parte all’altra bensì come scoperta di una singola regione”.