Turismo a New York, quali saranno i tempi di recupero del settore? Secondo uno studio effettuato dall'American Hotel & Lodging Association e Kalibri Labs, la risalita verso i volumi del pre-pandemia sarà lunga. Guardando per esempio al business travel e al comparto alberghiero in particolare, si stima come il 2022 farà registrare un -55% sul fatturato del 2019 rispetto a un -23% se si osserva lo stesso dato a livello Paese.
Queste previsioni derivano dai numeri che raccontano le perdite del segmento hotel per i viaggi d'affari tra il 2020 e il 2021, pari a 108 miliardi di dollari. In questo scenario la Grande Mela sembra continuare a soffrire più di altre destinazioni a stelle e strisce.
“Nonostante le infezioni da Covid si stiano riducendo e le linee guida del Cdc conferiscano un senso di diffuso ottimismo, questo report sottolinea come sarà difficile per molti hotel riprendersi dopo anni di perdite”, commenta Chip Rogers, presidente e ceo di Ahla a nypost.com. “La buona notizia - prosegue - è che dopo due anni di smartworking, gli americani riconoscono il valore di fare un meeting in presenza”.
I numeri del turismo
Nyc aveva toccato quota 66,6 milioni di visitatori nel 2019 e in seguito un crollo del 67% dopo lo scoppio della pandemia.
Questo ha portato a una contrazione dell'occupazione nell'hospitality e i lavoratori stabili sono passati dunque da 55mila a 35mila.
Da ricordare, infine, come prima della pandemia il turismo pesasse per il 7,2% sul totale degli impiegati nel settore privato; a oggi i livelli occupazionali nelle strutture alberghiere sono ancora sotto del 30% se comparati col 2019. Una perdita che, stando alle parole del governatore Kathy Hochul, non si risanerà fino al 2026.