Dopo la pandemia numerosissimi professionisti del digital hanno deciso di diventare nomadi digitali e di lavorare in smart working da un Paese diverso. Ma quali sono le destinazioni migliori per questo tipo di clientela? A rivelarlo uno studio di Ebuyer, che ha classificato i Paesi in base a cinque ciriteri: happiness score (ossia la classifica della felicità su un periodo di tre anni), giorni di pioggia, costo della vita, percentuale di sentimento positivo della popolazione locale verso lo smart working e infine velocità delle infrastrutture internet.
Il podio dei migliori
Ad aggiudicarsi il primo posto i Paesi Bassi, con un happiness score di 7,42 punti e una velocità di download internet (in Mbps) di 70,32. Alto anche il sentimento positivo sullo smart working: 26,3%. Risultati che non sorprendono, dato che parliamo di uno dei Paesi più all’avanguardia del mondo dove, tra l’altro, lo smart working è diventato un diritto dei lavoratori quest’anno.
Seguono la Norvegia, con un happiness score di 7,37 punti, e Malta con 6,45. L’isola è un centro di tecnologia e commercio, motivo per cui si è classificata al terzo posto nella lista dei migliori Paesi europei per nomadi digitali. Con un clima soleggiato tutto l'anno e un costo mensile della vita di soli 1,573.11 euro, si presta per chi vuole vivere al sole spendendo poco.
Italia tredicesima
Il nostro Paese si trova solo al tredicesimo posto, ma numerosi altri non sono riusciti a entrare nella top 5. Spagna, Portogallo e Francia sono tutti più in basso nella lista, nonostante siano nazioni molto turistiche e visitate. La ragione principale sembra essere un happiness score più basso e una percentuale inferiore di sentimento positivo sullo smart working.
L’Italia, tuttavia, sale sul podio delle mete con il più alto happiness score: è terza, con un punteggio di 6,47.