Covid, restrizioni per chi viaggia dalla Cina:le misure dei Paesi per frenare le varianti

Dall'Asia agli Stati Uniti, nel mondo si inizia a temere per l’esplosione dei contagi in Cina e in particolare per la variante 'Gryphon', che sembra riuscire a eludere la copertura vaccinale. Per scongiurare il dilagare incontrollato di nuove infezioni, sono perciò diversi i Paesi che nelle ultime ore stanno adottando contromisure per contenere e sequenziare il virus.

Come l’Italia, anche Giappone e Taiwan hanno annunciato l’introduzione di test anti Covid all’arrivo per chi proviene dal Paese del Dragone: nel primo caso si inizierà già domani, 30 dicembre; nel secondo dal 1° gennaio.

La stretta degli Usa
Dovranno esibire un tampone negativo prima della partenza invece i viaggiatori che dalla Cina, da Hong Kong e da Macao dovranno ragguingere gli Usa. La misura entrerà in vigore il 5 gennaio e sarà applicata a tutti i passeggeri di età uguale o superiore a 2 anni.

Cresce l’allerta anche in India, dove il ministro della Sanità, Masukh Mandaviya, riferendo in Parlamento, ha invitato la popolazione a indossare le mascherine e a vaccinarsi annunciando che nelle prossime ore le autorità inizieranno a condurre test a campione sul 2% dei viaggiatori internazionali in arrivo negli aeroporti, riporta AdnKronos.

L’Ue valuta una stretta
Nel frattempo, si muove anche l’Unione europea. Secondo quanto si apprende da fonti internazionali, la Commissione Ue dovrebbe riunirsi oggi per valutare "possibili misure per un approccio coordinato a livello Ue".

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