La Thailandia ha imboccato con decisione la strada della rinascita turistica. A dimostrarlo i dati diffusi dall’Ente Nazionale per il Turismo Thailandese che mostrano, da gennaio a dicembre 20222, un totale di 86mila turisti italiani, circa il 30% rispetto ai flussi pre-Covid.
“La crescita dei turisti italiani in questi mesi di ripresa totale dei viaggi - commenta Sandro Botticelli, marketing manager dell’ente - riflette la capacità di ripresa e il dinamismo dell’industria turistica tailandese. L’aumento costante dei flussi dall’Italia pone la Thailandia sulla rotta per raggiungere l’ambizioso obiettivo di tornare a essere tra le destinazioni più visitate al mondo. Nei prossimi anni il Paese continuerà a svilupparsi ulteriormente come destinazione che offre un valore ineguagliabile ai viaggiatori italiani e internazionali”.
Italia mercato prioritario
L’Italia rimane nella lista dei mercati più importanti per l’inbound della Thailandia che, per favorire l’afflusso di visitatori, ha deciso di allungare la durata della permanenza degli stranieri. A partire dal 31 marzo 2023, dunque, il periodo di soggiorno è stato esteso a 45 giorni (da 30 giorni) per i turisti provenienti dai Paesi e territori aventi diritto all'esenzione dal visto e a 30 giorni (da 15 giorni) per coloro che hanno l’obbligo di visto all'arrivo (Voa).
Tuttavia, in considerazione del Paese di origine dei turisti, potrebbe essere richiesto un risultato Pcr negativo, come nel caso specifico di Cina e India. Intanto è partita la campagna ‘Visit Thailand Year 2023: Amazing New Chapters’, che invita i turisti di tutto il mondo a sperimentare la miriade di esperienze, prodotti e servizi turistici esistenti nel Paese.