Lo smantellamento della ‘zero Covid policy’ in Cina a partire dalla fine del 2022 avrà come conseguenza una rapida ripartenza della componente dei viaggiatori cinesi, prima di tutto all’interno del continente asiatico. Ne sono convinti gli esperti di Unwto che, intervenendo all’Itb di Berlino, hanno fatto il punto sulla situazione dell’area Asia Pacifico dopo quasi tre anni di frontiere chiuse.
Il 'revenge tourism'
Come nel resto del mondo anche questa macroregione lo scorso anno ha registrato una ripresa dei viaggi, ma il movimento turistico non è stato così forte come negli altri continenti, a causa della tardiva riapertura delle frontiere. Quest’anno, invece, il fenomeno del cosiddetto ‘revenge tourism’ del dopo Covid potrebbe trasformare l’area in una delle regioni turistiche a maggiore crescita nel mondo.
Un 2022 al rallentatore
Secondo i dati preliminari dell'Unwto mentre la ripresa del turismo nel mondo ha raggiunto il 63% dei livelli pre-pandemia nel 2022, l'Asia e il Pacifico sono rimasti molto indietro: il tasso di ripresa ha raggiunto solo il 23%, a causa delle forti restrizioni legate alla pandemia, con un un totale di 84,4 milioni di arrivi internazionali lo scorso anno rispetto ai 359,6 milioni del 2019.
Mentre l'Asia generava il 25% dei turisti internazionali mondiali nel 2019, la sua quota di mercato ha raggiunto solo il 9% nel 2022. D’altronde il Giappone e la Cina sono rimasti chiusi per la maggior parte dei viaggiatori e solo la Corea del Sud ha aperto i suoi confini alla fine dell'estate 2022.
Il mercato più dinamico del continente, nel 2022, è stato il Sud-Est asiatico, con Paesi come Cambogia, Laos, Singapore, Tailandia e Vietnam che hanno riaperto a inizio dell'anno. Sono stati poi seguiti da Indonesia e Malesia. Il Sud-Est asiatico ha accolto lo scorso anno 34,9 milioni di viaggiatori internazionali, con la Thailandia che rappresenta un terzo di tutti gli arrivi. Nel frattempo, gli arrivi erano ancora inferiori del 75% rispetto ai dati del 2019 a causa dell'assenza di voli in uscita dalla Cina.
Anche il Pacifico è stato lento a riprendersi, sebbene l'Australia sia stata il primo Paese a riaprire i suoi confini alla fine di febbraio 2022 ai viaggiatori vaccinati, seguita da Tahiti a marzo. La Nuova Zelanda ha mantenuto i suoi confini chiusi fino a luglio 2022, mentre le Fiji hanno revocato tutte le restrizioni solo lo scorso dicembre. In totale il Pacifico ha accolto 6,2 milioni di viaggiatori internazionali, in calo del 64,4% rispetto al 2019.