Malgrado una ripartenza molto più cauta rispetto a quella dell’Egitto, anche la Tunisia sta recuperando terreno nello scacchiere delle destinazioni più richieste sia a livello internazionale sia sul nostro mercato.
Le ragioni sono quelle di sempre: vicinanza, clima mite, prezzi competitivi, ma nel post Covid si aggiunge anche una marcia in più, quella che il direttore commerciale di Veratour, Massimo Broccoli, ha definito come “un posto nella nuova mappatura della domanda e, di conseguenza, dell’offerta che i t.o. devono mettere a punto in chiave prospettica”.
Ed è proprio l’Africa una delle aree geografiche sulle quali puntare: insieme all’Egitto, per Veratour la Tunisia ha prodotto la scorsa estate “Risultati mai ottenuti in tutta la nostra storia, con una richiesta molto forte anche durante la nostra alta stagione, malgrado le temperature elevate”.
Dal canto suo, anche il Gruppo Fruit, dopo un inizio di stagione lento, segnala come la Tunisia abbia riacquistato terreno, con numeri in crescita quanto a presenze e fatturato. “Questo - segnala il direttore prodotto e sviluppo, Giuseppe Falco – soprattutto sulle strutture a nostro marchio, sulle quali possiamo esercitare un controllo diretto e costante sulla qualità dei servizi”.
Importanza ribadita anche dal Gruppo Nicolaus, che durante l’estate sulla Tunisia ha indicato ricavi in aumento del 45% sul 2022, a fronte di una crescita dell’impegno del 15%.
“La Tunisia si conferma destinazione unica per la combinazione introvabile in altre destinazioni tra elementi quali il rapporto qualità/prezzo, la bellezza del mare, il patrimonio storico-naturalistico e la vicinanza all’Italia. Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a mantenere il primato in una meta quale Djerba in cui abbiamo il nostro prodotto di punta a marchio Valtur” ha commentato Laura Mangialardi, product manager per la Tunisia, confermando che il Gruppo Nicolaus è il player principale sull’isola di Djerba con circa il 50% degli arrivi originati dal mercato italiano.
I pareri espressi dai t.o. vengono avvalorati dai dati provvisori pubblicati dalla Banca Centrale della Tunisia, in base ai quali, come riporta Ansa, al 31 agosto i ricavi del turismo hanno raggiunto circa un miliardo 614 milioni di euro contro il miliardo 96 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente, registrando un notevole aumento di circa 517 milioni di euro.
D'altro canto, il miglioramento degli indicatori del settore estero ha permesso in generale di aumentare le riserve in valuta estera e la valuta locale si è apprezzata rispetto al dollaro del 3,4%.