Lusso, la spesa tax free in Europa supera i livelli pre-Covid. Tornano anche i cinesi

Lo spesa tax free per il lusso in Europa ha superato i livelli pre-Covid. A certificarlo sono i dati presentati da Global Blue nel corso dell’Osservatorio Altagamma, che rivelano da inizio anno un 15% in più rispetto al 2019 e un ritorno dei turisti cinesi.

A contribuire massivamente alla ripresa dello shopping tax free di alta gamma sono però in primis i visitatori statunitensi e quelli provenienti dai Paesi del Golfo, che hanno aumentato la loro spesa rispettivamente del 250% e del 170% nei primi dieci mesi dell’anno in confronto alla stagione pre-pandemica.

Per quanto riguarda i mercati di origine, gli statunitensi mantengono un forte livello di recovery della spesa, raggiungendo in Europa continentale un tasso del 260% a ottobre rispetto al 258% del terzo trimestre del 2023. Anche la ripresa degli acquisti da parte degli arabi rimane robusta, raggiungendo un tasso del 241% a ottobre rispetto al 200% del terzo trimestre dell’anno in corso.

I cinesi tornano a spendere
Riparte anche la spesa tax free dei turisti cinesi, che a ottobre ha raggiunto a ottobre il suo picco al 52%. Un dato dovuto al parziale ritorno degli shopper cinesi (39%), ancora ben al di sotto dell’intero recupero della capacità aerea (60%), a causa dei tempi necessari per il rilascio dei visti e dell'assenza di viaggi di gruppo.

Attualmente, l'aumento della spesa media per shopper è del 33%.

“I viaggiatori cinesi stanno riprendendo a esplorare l'Europa e a investire nei suoi mercati. Tuttavia rispetto al 2019, quando erano la nazionalità principale per gli acquisti tax free, la loro piena ripresa è ancora in corso - ha precisato Pier Francesco Nervini, coo North & Central Europe & Global Accounts di Global Blue -: questo graduale ritorno rappresenta un'opportunità eccezionale per l'economia dell'intera area. È interessante notare che tale recupero è in gran parte guidato da un profilo di shopper differente, tendenzialmente più giovane e orientato verso acquisti nel settore fashion&clothing, con una propensione maggiore a spendere, soprattutto per i prodotti del lusso”.

Riguardo il turismo dalla Cina nei prossimi mesi, Nervini ha sottolineato che “le prospettive sono promettenti, poiché i dati indicano un notevole desiderio di viaggiare, con una percentuale del 73% registrata a ottobre. Al contempo, si osserva un costante aumento della capacità aerea proveniente dalla Cina: rispetto a ottobre, è previsto un incremento di 13 punti percentuali a novembre e di ulteriori 6 a dicembre, raggiungendo così il 79% entro la fine dell'anno”.

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