Anche quest’anno la Francia non cederà lo scettro di destinazione più richiesta al mondo. A stabilirlo gli ultimi dati sulle prenotazioni aeree per il Paese forniti dal World Travel & Tourism Council (Wttc) e dal suo partner ForwardKeys.
Per la prima metà di quest’anno si prevede che gli arrivi itnernazionali nel Paese facciano segnare il 93% del livello raggiunto nel 2019 per un settore che, al suo apice, arriva a contribuire per 220 miliardi di euro all’economia nazionale sostenendo qualcosa come 2,7 milioni di posti di lavoro.
Le stime per gli aeroporti
Nel primo semestre 2024 l’aeroporto di Orly registrerà quasi otto milioni di passeggeri, in aumento del 28%, mentre il Charles de Gaulle rimane l’aeroporto più trafficato della Francia, raggiungendo i 18,5 milioni nei primi sei mesi del 2024, appena il 3% al di sotto dei livelli del 2019.
Città e mercati di riferimento
Se Parigi è destinata a restare la meta turistica più importante, altre città stanno guadagnando rapidamente terreno a livello internazionale, come ad esempio Nizza, tra le mete europee con le migliori prestazioni e arrivi internazionali che dovrebbero raggiungere il 94% dei livelli pre-pandemia.
Tra i mercati a maggiore incremento la Spagna e il Canada, con arrivi in Francia che superano i livelli del 2019 rispettivamente di oltre il 64% e del 54%.
Le stime per il futuro
In base alle previsioni del Wttc il settore francese dei viaggi e del turismo potrebbe crescere in media del 3% annuo nel prossimo decennio, il doppio del tasso di crescita annuo dell'1,5% dell'economia complessiva del Paese, per raggiungere più di 297 miliardi di euro (il 9,7% del totale dell’economia).
In forte aumento anche gli occupati; sempre secondo il Wttc il settore dei viaggi e del turismo in Francia dovrebbe creare più di 555mila posti di lavoro nei prossimi 10 anni, con una media di quasi 56mila nuovi posti di lavoro ogni anno, raggiungendo quasi 3,3 milioni di occupati nel settore entro il 2033.