Si alzano i toni tra i titolari di affitti brevi e il Comune di Barcellona. Nel mese di luglio il sindaco Jaume Collboni ha annunciato la messa al bando delle locazioni turistiche nella città a partire dal 2029. Da quell’anno infatti non saranno rinnovate le licenze di 10.100 appartamenti turistici, per rispondere all’emergenza immobiliare.
A distanza di due mesi dalla decisione Apartur, l’associazione che rappresenta gli appartamenti turistici di Barcellona, torna sulla questione definendo la decisione dell’Amministrazione Collboni “ipocrita”. Nel corso di una conferenza stampa il presidente dell’associazione, Enrique Alcántara, ha criticato la Giunta per aver usato il pugno duro con gli affitti brevi, mostrandosi al contempo più indulgente con l’hotellerie, consentendo la realizzazione di nuove strutture alberghiere in città.
“Il problema di fondo di Barcellona è la mancanza di alloggi”, ha affermato Alcántara, “questo è un problema sociale dovuto alla negligenza degli scorsi anni, durante i quali non sono stati costruiti alloggi a sufficienza”. Per il presidente di Apartur, perciò, “la soluzione di costruire più hotel è ipocrita, perché molti hotel a Barcellona sono costruiti su terreni residenziali. La gente prima - ha rimarcato - viveva in un gran numero di proprietà nel centro della città, dove ora ci sono hotel. Hanno distrutto migliaia case in modo irreversibile”.
L’associazione è pronta a dare battaglia e a fare ricorso. Ricorso che dovrà essere presentato entro l’8 novembre.