Una tassa di 42 dollari per ogni passeggero delle navi da crociera che attraccano in Messico. La proposta arriva dal Congresso messicano, con il partito al governo, Morena, che non ha fatto mistero del fatto che i due terzi del ricavato dall’imposta andrebbero a beneficio del dipartimento della difesa del Paese, quindi probabilmente all’esercito messicano.
Morena, spiega TravelPulse, sta cercando di gestire un enorme deficit di bilancio cercando disperatamente nuove fonti di reddito e sembra che l’industria delle crociere sia finita nel mirino. Immediata la reazione dell’Associazione messicana degli agenti marittimi, che sostiene che le tasse potrebbero rendere il Messico non competitivo per le navi da crociera. “Se questa misura venisse implementata - spiega l’associazione - renderebbe i porti di scalo messicani tra i più costosi al mondo, influenzando gravemente la loro competitività rispetto ad altre destinazioni caraibiche”. L’associazione ha dunque chiesto al Senato messicano di annullare la misura.