È richiesta per guidare in molti Paesi al di fuori dell’Ue, oppure in Giappone e Thailandia. La patente internazionale ‘convenzione di Ginevra 1949’ è un documento spesso necessario; negli Stati Uniti, ad esempio, non ce n’è bisogno se si è possessori di una regolare patente italiana, ma può servire in alcuni Stati in caso di soggiorno lungo, non correlato a situazione turistica e stando alla guida di un’auto di proprietà di soggetto fisico.
Ogni Stato decide per conto suo: prima di mettersi in viaggio, conviene quindi controllare i requisiti del Paese in cui s’intende guidare consultando, ad esempio, le Schede Paese sul sito della Farnesina viaggiaresicuri.it.
I documenti
Per richiederla occorre presentare o inviare la domanda all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile, oppure indirettamente tramite agenzia di pratiche auto. L’elenco degli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile è consultabile sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In tutti i casi, è necessario allegare la documentazione richiesta, tra cui il modulo TT 746, il pagamento tramite PagoPA e una foto autenticata, oltre alla fotocopia della patente italiana e a quella del codice fiscale e della carta d’identità. La validità è di un anno.