Fra le destinazioni a maggior crescita per il 2025, il WTM nel suo Global Travel Trend e nei panel dei primi due giorni di fiera ha sicuramente incoronato l’area del Medio Oriente, per la quale, malgrado le tensioni geopolitiche, è previsto un aumento nella spesa turistica del +13%. A sostenere la crescita, secondo gli studi, una serie di forti investimenti turistici che caratterizzeranno l’area fino al 2030.
Uno dei più impressionanti è sicuramente il progetto Saudi Red Sea, che ingloba una serie di destinazioni sul Mar Rosso, alcune delle quali già operative, altre in fase di realizzazione, presentato dal ministro del Turismo e presidente del consiglio di amministrazione della Saudi Tourism Authority, Ahmed Al Khateeb : l’investimento complessivo fino al 2030 è di 800 miliardi di dollari e interessa tutta l’area costiera del Paese che si sviluppa sul Mar Rosso.
Se è impressionate l’investimento, lo sono anche i numeri della destinazione: su 1.800 chilometri di costa trovano spazio 1.000 isole, 500 siti di immersioni, 300 specie di corallo e 75 spiagge.
“C'è un solo Mar Rosso saudita e oggi presentiamo questa nuova entusiasmante super destinazione ai nostri partner commerciali – ha detto il ceo della Saudi Tourism Authority Fahd Hamidaddin -. Dal lusso all'intrattenimento, dalla storia al patrimonio, così come alle avventure sulla terraferma e in mare, questo progetto dimostra l'ambizione saudita di creare una destinazione diversificata e dinamica, evidenziando le offerte turistiche uniche del paese come un'altra destinazione di punta nella casa dell’Arabia”.
I tre hotspot
Saudi Red Sea si divide idealmente in tre destinazioni diversificate.
Nella parte Nord, l’area dedicata al lusso e al glamour, che rincorre l’idea della Riviera francese dei tempi d’oro e include i nomi ormai noti di Neom, Sindalah, Amaala e Red Sea Global, con i grandi brand dell’ospitalità che hanno già fatto il loro debutto nel Paese.
Il Centro è incentrato su Jeddah, e vuole valorizzare l’idea di un mare collegato alla metropoli e al divertimento, dedicato a offerte di fascia media.
L’area a Sud, che fa riferimento alla King Abdullah Economic City (KAEC) si concentrerà invece su un’offerta legata alla tradizione, alla natura e alle attività culturali.
La nuova destinazione è collegata via aria, terra e mare, e vuole essere pioniera del turismo rigenerativo con la sua miscela di sostenibilità, lusso moderno ed eventi di livello mondiale.
“La partecipazione dell’Arabia Saudita al World Travel Market è parte integrante del nostro impegno nel mostrare l'approccio innovativo e sostenibile del Regno al turismo – ha concluso il ministro Al Khateeb -. La nostra rapida crescita e i risultati da record posizionano l'Arabia Saudita come destinazione leader per il turismo e gli investimenti”.