“Per ora di ufficiale c’è solo che dal primo gennaio si cambia, poi si vedrà”. Lo dichiara Karim Jatlaoui, direttore per l’Italia dell’ente del turismo tunisino, commentando la decisione del suo Governo di rendere obbligatorio per i cittadini europei l’ingresso nel Paese con il passaporto dal 2025.
Le regole
Documento in verità già necessario, anche se Tunisi, nel caso si partisse con un viaggio organizzato o un tour operator, accettava la semplice carta d’identità. Dal 1 gennaio 2025 questo invece non sarà più possibile. “È una decisione governativa assunta 2 anni fa – precisa il direttore a TTG Italia -, ma poi sempre rinviata. Noi abbiamo chiesto di modificare l’indicazione, come anche lo scorso anno, ma questa volta non abbiamo ricevuto risposta”.
Secondo la stampa francese, la decisione è definitiva perché anche la Tunisia deve adeguarsi agli standard di sicurezza internazionali del trasporto aereo, come ad esempio i lettori biometrici.
“Sappiamo che avremo delle ripercussioni nelle prenotazioni, pensiamo soprattutto dal Sud Italia, ma speriamo siano contenute” ha concluso poi Jatlaoui.
Vendite perse
Ma gli operatori italiani del settore rincarano la dose: “Siamo preoccupati, noi abbiamo 4 resort. Questa misura rischia di far perdere il 50% delle vendite del prossimo anno”, ha dichiarato Roberto Pagliara, presidente del gruppo Nicolaus.
Sono 130 mila i nostri connazionali che, mediamente, ogni anno si godono il sole in Tunisia. “L’80% dei nostri clienti che ha viaggiato in questi anni verso la Tunisia lo ha fatto utilizzando la carta d’identità. Bisogna anche considerare i costi e i tempi per richiedere il passaporto. Tutto questo potrebbe giocare a favore di altre mete extraeuropee che ancora consentono l’ingresso ai turisti con sola carta di identità” ha aggiunto Giuseppe Falco, direttore del prodotto e dello sviluppo per il Gruppo Fruit, presente da molti anni in Tunisia e che per il 2025 ha ulteriormente incrementato il piano di investimenti e sviluppo.
Le perplessità dei clienti
“Ripristinare il passaporto anche per chi viaggia tramite i tour operator è una scelta che alimenterà perplessità nel cliente, che potrebbe percepire problematiche di controlli legati alla sicurezza. Purtroppo non possiamo entrare nelle motivazione e nelle scelte dei governi, ma questa decisione rischia di frenare la ripresa del flusso turistico verso questa destinazione, che manifesta ancora molte difficoltà” ha aggiunto Stefania Picari, direttore di Ed è Subito Viaggi.
Potenzialità poco sfruttate
“Un vero peccato, perché il Paese avrebbe potenzialità di sviluppo significative – ha concluso con rammarico Massimo Broccoli, direttore commerciale di Veratour, che ha però precisato-: Continueremo a programmare la Tunisia, anche se la reintroduzione dell’obbligo di passaporto da gennaio 2025 sicuramente non gioverà alla sua crescita turistica”.