Turismo negli Usa,
arrivano i primi
segnali negativi

Dopo l’aumento vertiginoso del 2024, l’industria turistica statunitense prevedeva che il 2025 sarebbe stato un altro anno positivo in termini di viaggiatori stranieri, raggiungendo i livelli pre-Covid. Ma a tre mesi dall’inizio dell’anno gli arrivi internazionali stanno crollando. L’Ufficio Nazionale Viaggi e Turismo del governo federale ha pubblicato i dati preliminari, che mostrano un calo dell’11,6% dei visitatori negli Stati Uniti dall’estero a marzo rispetto allo stesso mese del 2024. Tra l’altro queste cifre non comprendono gli arrivi dal Canada, che devono ancora essere calcolati e che, con tutta probabilità, aggraveranno il bilancio.

Come riportato da Travel Weekly, i viaggi aerei dal Messico sono diminuiti del 23% e nel periodo gennaio-marzo 7,1 milioni di visitatori sono entrati negli Stati Uniti dall’estero, il 3,3% in meno rispetto ai primi tre mesi del 2024.

La reazione del Canada

La società Tourism Economics, che già a dicembre aveva previsto che gli Stati Uniti avrebbero registrato quasi il 9% di arrivi internazionali in più quest’anno, si è vista costretta a rivedere al rivisto al ribasso le sue stime annuali la scorsa settimana, prevedendo una diminuzione del 9,4%. Secondo Tourism Economics uno dei cali più significativi si verificherà in Canada, dove le ripetute proposte di Trump di far diventare il Paese il 51esimo stato degli Usa e i dazi sui partner commerciali più stretti stanno incominciando ad avere pesanti conseguenze sulla propensione dei canadesi a viaggiare negli Usa.

Il Canada è stato il principale Paese di provenienza dei visitatori negli Stati Uniti nel 2024, con oltre 20,2 milioni di arrivi, secondo i dati del governo statunitense. Flight Centre Travel Group Canada ha dichiarato che le prenotazioni per viaggi leisure verso destinazioni statunitensi sono diminuite del 40% a marzo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e, a causa della scarsa domanda, Air Canada ha ridotto il suo programma di voli primaverili verso Florida, Las Vegas e Arizona.

Sempre Tourism Economics ha affermato che l’impatto della percezione meno favorevole degli Stati Uniti da parte dei mercati esteri potrebbe essere così grave da impedire che le visite internazionali superino i livelli pre-pandemici prima del 2029. “Tutti i dati del sondaggio indicano un mix significativo di cancellazioni e un drastico calo dell’intenzione di viaggiare” ha dichiarato Adam Sacks, presidente di Tourism Economics. Anche i viaggi dei cittadini cinesi in luoghi come Disneyland, le Hawaii e New York stanno diminuendo drasticamente e probabilmente non riprenderanno finché Trump non avrà lasciato l’incarico, ha affermato Wolfgang Georg Arlt, ceo del China Outbound Tourism Research Institute.

Tourism Economics prevede inoltre che la spesa statunitense dei visitatori internazionali diminuirà di 9 miliardi di dollari quest’anno.

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