Come gestire al meglio e far fruttare la liquidità in agenzia di viaggi

Come gestire al meglio la liquidità di denaro presente sul conto corrente della propria agenzia di viaggi?

Spesso, infatti, le agenzie di viaggi (soprattutto chi ha una buona parte di attività dedicata all’intermediazione) raccolgono denaro dai clienti (sotto forma di acconti) e questo staziona per diversi mesi sul conto corrente bancario: come gestirlo al meglio e quali sono gli strumenti per farlo fruttare nel breve termine?

Innanzitutto, il primo suggerimento è quello di avviare una gestione finanziaria che vi consenta di monitorare e verificare l’effettiva presenza di liquidità di denaro e quali sono i flussi finanziari nel corso dell’anno, per scongiurare il rischio di investire del denaro da dover smobilizzare poco dopo per la necessità di saldare i fornitori.

Un metodo empirico ed immediato è banalmente l’analisi dei conti correnti bancari ed in particolare del riassunto scalare presente alla fine di ogni estratto conto mensile o trimestrale, dove si ha evidenza dei saldi per ogni periodo, in modo da conoscere l’esatta quantità di denaro disponibile e per quanto tempo lo è stata.

Una volta verificato che la nostra azienda ha una sistematica disponibilità di denaro in un determinato periodo (se non per tutto l’anno) e a quanto ammonta questa disponibilità, possiamo valutare quali sono gli strumenti più efficienti per investirla nel breve termine: cioè per investire il denaro senza impegnarlo per un lungo periodo, bensì per averlo disponibile immediatamente in caso di necessità urgente oppure a breve scadenza.

Tra le soluzioni più semplici ci sono i conti deposito, anche perché le banche offrono tassi di interesse molto allettanti. Potrete facilmente recuperare online le offerte dei singoli istituti bancari: tra le ultime novità ci sono conti che offrono il 4% ai nuovi clienti, oppure il 3% annuo per sei mesi con un deposito di almeno 5mila euro (quindi anche per investimenti minimi).

Il vantaggio dei conti deposito è che sono immediatamente smobilizzabili.

Lo svantaggio è dato dalla necessità di andare oltre il tasso pubblicizzato e verificare le specifiche dei singoli prodotti, che fanno la differenza per il rendimento effettivo: ci possono essere diverse modalità di calcolo degli interessi o varie frequenze di pagamento, un tasso più basso può diventare più appetibile nei casi in cui la banca si accolla le imposte o le spese, oppure alcuni conti possono prevedere una riduzione o un azzeramento degli interessi se liquidati in anticipo.

Forse meno utilizzati (perchè legati all’erronea concezione di un investimento duraturo) sono invece i Titoli di Stato, che possono offrire rendimenti più bassi rispetto ai conti deposito, ma hanno il vantaggio della tassazione al 12,5% contro quella al 26% dei conti deposito.

Inoltre si possono acquistare titoli di Stato che hanno una vita residua molto corta (magari anche con cedole a zero perchè emessi quando i tassi di interesse erano negativi), che costano meno del prezzo al quale sono rimborsati e che, quindi, portano a conseguire un guadagno spesso superiore a quello dei conti deposito.

Meno noti rispetto ai conti deposito e ai titoli di Stato sono invece gli ETF (Exchange Traded Funds: fondi di investimento quotati sui mercati): i rendimenti sono spesso più contenuti di quelli dei conti deposito, ma i costi sono ridotti e offrono tanta flessibilità, perché possono essere venduti in Borsa o mantenuti in portafoglio, visto che non hanno scadenza.

Quanto sopra per offrire una veloce panoramica di alcuni strumenti, poco noti agli agenti di viaggi, di gestione del denaro presente sul conto corrente che spesso e volentieri può portare a dei guadagni in grado di compensare almeno parzialmente le ridotte marginalità su alcune tipologie di pratiche o il taglio delle commissioni di alcuni tour operator.

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