Riuscire a fare impresaI consigli per le startup

Il successo di una startup non può essere frutto del caso. Né nel settore del turismo, dove la competizione è molto forte, né in nessun altro comparto. “Ci vogliono persone che vi lavorino full time, un business plan chiaro con una solida base economica e un prodotto di qualità”.

Sono questi i tre ingredienti chiave per il successo, secondo lo startup scout Sebastiano Peluso (nella foto), founder di Smartourism e cofondatore di 3040ReGeneration, l’associazione che si pone come anello di congiunzione tra l’industria e le imprese emergenti.

“Avere del personale che si dedica al progetto di una startup nei ritagli di tempo non è un elemento vincente: se si sceglie di fare innovazione bisogna farlo con dedizione e attenzione”. Che tradotto in soldoni significa: astenersi perditempo.

Altro elemento imprescindibile, “avere un piano di business chiaro e definito, con obiettivi e una base economica – aggiunge Peluso –. Una condizione a cui si affianca il proporre un prodotto di qualità, in grado di rispondere alle attese del mercato attuale sotto tutti i fronti”.

Il successo nel turismo
Fattori validi per qualunque impresa emergente, in qualsiasi settore, ma nel turismo serve una marcia in più: “L’autenticità è diventata la vera chiave di volta di un prodotto turistico: coinvolgere anche l’aspetto local è imprescindibile, con una comunicazione che deve essere incentrata sullo ‘storytelling’”.

In più, bisogna essere in grado di cogliere i suggerimenti che il mercato sa fornire, “come l’’uberizzazione’ o l’ ‘airbnbizzazione’ di un territorio: si tratta di fenomeni che creano prodotto e servizi anche in aree in cui sarebbero stati mancanti”. Lìoccasione della sharing economy, dunque, potrebbe rapresentare la chiave di volta.

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