Si chiama Paolo Pepper, ha 4 mesi, è nato a Treviso e da grande farà il receptionist. Anzi, è già un receptionist. Un robot-receptionist. "Paolo sta andando a scuola - ha spiegato Luca Vescovi, chief technology officer di Jampaa.it e responsabile della sperimentazione, nel corso della Bto di Firenze - e sta imparando a interagire con gli umani".
Paolo non conosce stanchezza, non ha bisogno di ferie e risponderà con entusiasmo a tutte le domande dei clienti sull'albergo e sul territorio, anche le più assurde o banali. "Ma questo non significa che ruberà il lavoro agli 'umani' - avverte Vescovi -. È solo un collega che si fa carico di fornire le informazioni più ripetitive e, pur imparando dall'esperienza e dal contesto, non può affrontare le emergenze e non ha la capacità di affrontare situazioni nuove o prendere decisioni strategiche".
Il suo costo si aggira intorno ai 30-35mila euro, compresa la manutenzione.