Metà battello e metà idrovolante: i Seaglider attesi per fine 2024

Si parla di 'rivoluzione' del traffico marittimo, di uno stravolgimento che toccherebbe anche i trasporti nel Mediterraneo. Cosa accadrebbe se un domani ci si spostasse a bordo di una chimera metà battello e metà idrovolante?


La risposta potrebbe arrivare prima del previsto. Il progetto per lo sviluppo dei Seaglider - un mezzo volante a effetto ala-suolo non distante dagli attuali hydrofoil - arriva per mano di Regent, una startup statunitense che ambisce a far decollare il primo prototipo entro fine anno. Per questo nuovo veicolo, pare che l'azienda abbia già degli ordini per 9 miliardi di dollari in virtù di una soluzione che si preannuncia sostenibile, comoda e veloce.


Come riporta corriere.it, i fondatori di Regent assicurano che i Seaglider “entreranno in servizio entro la metà di questo decennio”. Completamente elettrici, viaggeranno a 300 km/h con massimo 12 passeggeri e un’autonomia di 160 miglia nautiche. Inoltre, i Regent Viceroy Seaglider potranno rapidamente trasformarsi in aeromobili cargo costando la metà degli aerei, dimostrandosi sei volte più veloci dei traghetti e venendo gestiti attraverso le strutture portuali esistenti.


Viste tali peculiarità, cresce l'interesse della travel industry: tra i nomi degli investitori figura, per esempio, Japan Airlines ma non manca l'attenzione di compagnie di navigazione e t.o., quest'ultimi indubbiamente attratti dalla possibilità di una versione luxury del mezzo idonea a viaggi ed escursioni per una clientela altospendente.

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo

Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana