Il progetto UniCreditScommessa sul turismo

Un progetto di ampio respiro messo a punto da Unicredit sino al 2018 che prevede finanziamenti per 2 miliardi di euro.

È questo Unicredit4Tourism, il piano presentato dall’istituto di credito per supportare le aziende del comparto. Un progetto nazionale che si articola su diversi livelli regionali e che la banca sta presentando agli imprenditori della Penisola in un vero roadshow con diverse tappe.

Una delle date più gettonate è stata quella di Torino, moderata dal direttore di TTG Italia, Remo Vangelista, dove Unicredit ha deciso di scommettere sulle grandi potenzialità del turismo anche in Piemonte. Una scommessa importante quella dell’istituto di credito, su un comparto che, per dirla con l’assessore al Turismo della Regione Piemonte, Antonella Parigi, “ha enormi potenzialità ma patisce, anche a livello nazionale, di un’assenza di strategia e di una mancanze di dimensione, e quindi di una scarsa efficienza degli investimenti”.

Il progetto complessivo di Unicredit è ricco di stimoli, dai servizi per le aziende ricettive, con la gestione della reputazione online grazie alla collaborazione con Travel Appeal e con la possibilità di un benchmark continuo grazie al sistema My Business View alle soluzioni assicurative per la protezione del business ad un percorso formativo per accrescere le competenze finanziarie e manageriali degli operatori. Ma la parte più consistente, per le aziende, è sicuramente quella dedicata ai finanziamenti.

“Attualmente abbiamo 10mila clienti nel settore turismo – spiega Giovanni Forestiero, regional manager Nord Ovest di Unicredit – con 250 milioni impiegati. Con questo nuovo progetto abbiamo intenzione di mettere sul piatto altri 200 milioni dedicati al comparto turistico del Piemonte, e di attrarre 4mila altri clienti”.

Una cifra interessante per un comparto interessante. Il Piemonte, secondo lo studio presentato da Massimiliano Vavassori, direttore del centro studi Touring Club Italiani, è in forte crescita come flussi (dal 2008 al 2013 i turisti sono aumentati del 9,8 per cento) e, come ha sottolineato Alberto Peroglio Longhin, a.d. del gruppo Bluvacanze Cisalpina Tour, ha nel dna “la capacità di organizzazione. Non è un caso che i primi tour operator italiani siano nati qui”. Una capacità di fare sistema che persiste, almeno secondo Luisa Piazza, direttore del servizio Promozione e Turismo della Città di Torino ma che andrebbe potenziata, sostengono Giovanni Brasso, presidente di Sestrieres Spa e Giovanni Chiabrera, presidente Turin Marathon, valorizzando il peso economico reale del turismo e fissando delle ‘regole’ che consentano una pianificazione e una migliore gestione del comparto.  

“Il turismo – conclude Forestiero di Unicredit – permette a noi, banca, di entrare in concreto nell’economia del territorio, valorizzando i processi sia in termini di presenza sul livello locale sia nelle sfide globali”.

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