“In cinque anni contiamo di raddoppiare il fatturato attorno ai 2,5 miliardi di euro”. Traccia così la rotta di Alpitour per il futuro il presidente e amministratore delegato Gabriele Burgio.
In un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Stampa in occasione dei 70 anni del tour operator, il manager spiega che, dopo l’ingresso di Asset Italia di Tamburi Investment Partners con una quota del 32,67 per cento, ora parte la scalata verso i grandi del settore, quello che lui chiama “il plotoncino di testa”.
Gli obiettivi
Primo obiettivo, spiega Burgio, è “essere sempre più proprietari di quello che offriamo e sempre meno assemblatori di servizi altrui” con una strategia che prevede di “comprare sempre più alberghi e facendo sempre meno affidamento sugli hotel degli altri”.
La sfida francese
In merito all’operazione Alpitour France, aggiunge l’a.d. “questo ci dà modo di riempire le strutture in periodi diversi, perché la stagionalità in Francia è diversa dall’Italia”.
Quanto poi alle destinazioni, Gabriele Burgio punta alla diversificazione e a nuove scommesse, come quella di quest’anno dell’Albania “vicina e comoda per gli italiani, non dà problemi di lingua perché la gente del posto parla la nostra, eppure ancora da scoprire per la maggioranza degli italiani.