Nonostante non ci sia nessun provvedimento che riguardi direttamente le agenzie di viaggi, sono diversi gli aspetti della legge di bilancio che andranno a influenzare la vita della distribuzione turistica e del settore dei viaggi in generale.
Il testo comprende infatti alcune norme che vanno a toccare temi particolarmente sensibili per il segmento travel: a iniziare dall’uso della Pec per quanto riguarda la fattura elettronica. La legge di bilancio, infatti, va a intervenire su un possibile problema: l’adozione della fattura dal 2019, a norma di legge, avrebbe comportato l’obbligo di avere una casella di posta elettronica certificata per i clienti che acquistavano pacchetti e prodotti di tour operator in agenzia, dal momento che l’operatore avrebbe fatturato direttamente al viaggiatore.
Il provvedimento, però, esonera i consumatori finali dalla Pec: le fatture emesse nei loro confronti saranno messe a disposizione dai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Più tempo per lo Spesometro
Altro aspetto che coinvolge i dettaglianti e i tour operator è lo Spesometro: la legge di bilancio proroga infatti i termini per la presentazione dei dati relativi al secondo trimestre o al primo semestre, a seconda del regime scelto. Il nuovo termine ultimo per la consegna è fissato al 30 settembre (invece del 16 settembre).
Per quanto riguarda il settore nel suo complesso, la legge di bilancio ha anche incassato il parere favorevole di Federalberghi, soprattutto per quanto riguarda le attività termali, per le quali viene adottata una disciplina ad hoc.
Assunzioni
Ma le novità riguardano anche l’assunzione di personale, con sgravi fiscali per chi offre lavoro (contratto a tutele crescenti e a tempo indeterminato) ai giovani sotto i 35 anni (o sotto i 30, a partire dal 2019). I datori di lavoro potranno dimezzare gli importi versati per i contributi, con un tetto massimo annuo di 3mila euro.
Stop agli emendamenti anti-FlixBus
Intanto, sempre per quanto riguarda la legge di bilancio, è stata annunciata la bocciatura e il ritiro di tutti gli emendamenti anti-Flixbus: la notizia è stata diffusa dallo stesso operatore. Si chiude così il nuovo tentativo di bloccare l’attività dei bus verdi sul territorio italiano.