Sempre più richiesto sta vivendo stagioni di grande rilancio il Mare Italia. Tutti lo vogliono, tutti lo cercano, compresi quei tour operator stranieri che, complice la crisi di alcune destinazioni del Mediterraneo, hanno finito con il guardare con grande attenzione alle coste tricolori, le stesse presidiate dagli operatori della Penisola. I quali, se da una parte si trovano a fare i conti con richieste in ascesa, dall'altra devono fronteggiare una concorrenza estera sempre più agguerrita.
"Il mercato estero - sottolinea il direttore commerciale di Futura Vacanze, Giorgio Lotti - ha da sempre due prerogative vincenti: la capacità di giocare d'anticipo e una stagionalità molto più lunga. Loro riescono a partire a maggio e ad arrivare fino a ottobre, mentre da noi si gioca tutto in meno di 90 giorni: per questo si fa più fatica ad avere prodotti in esclusiva e a preservare posti sul mercato".
Un problema sentito anche in casa Ota Viaggi. "Non è tutto oro quello che luccica: sul Mare Italia - osserva il direttore commerciale Massimo Diana - c'è troppa competizione. I player stranieri sono agguerriti e i prezzi aumentano: stiamo passando da un eccesso di offerta a un eccesso di domanda, e gli eccessi non fanno mai bene al mercato".
Il tema del pricing
Sulla stessa lunghezza d'onda, in tema di pricing, è il presidente di Nicolaus Roberto Pagliara. "Sui prezzi il discorso è da sempre più complesso: in Italia tendono a salire mediamente del 4-5%, con alcuni picchi del 7-8%. Noi stiamo cercando di calmierarli, ma sicuramente alla lunga non saranno sostenibili".
Le opportunità e le sfide
Ma c'è anche chi, come il chief commercial & marketing officer di Valtur, Jordi de las Moras, guarda positivamente all'ascesa dei mercati internazionali. "La crescita della domanda dall'estero ci sta permettendo di allungare la stagione. Sappiamo che molti t.o. hanno aumentato gli impegni in diverse regioni italiane, ma siamo comunque molto lontani dai livelli di occupazione raggiunti dalla Spagna, dove ci sono resort che riescono a partire già ad aprile".
E che il Mare Italia non sia alla fine un prodotto diventato più difficile da presidiare lo pensa anche il direttore commerciale di Veratour Massimo Broccoli. "La concorrenza estera non è un fenomeno che ci ha toccato. Ma questo dipende da come vieni visto dal mercato: se sei un player sexy, in grado di garantire certezze allora le opportunità per consolidare il prodotto riesci sempre a trovarle".