Qualche settimana fa aveva lanciato il sasso e in un’intervista aveva annunciato di volere entrare nel mercato italiano attraverso la controllata nel tour operating, Ávoris, per competere direttamente con il numero uno di questo mercato, Alpitour. Ora Simón Pedro Barceló (nella foto), copresidente dell’omonimo gruppo che controlla anche l’impero alberghiero, torna sull’argomento.
Ancora una volta sceglie il portale di informazione specializzato Hosteltur per confermare che, sì, sono in corso trattative in Italia per rilevare Eden Travel Group, come anticipato qualche giorno fa dal direttore di TTG Italia Remo Vangelista. Un’anticipazione rimbalzata immediatamente anche in terra spagnola che il copresidente ha voluto confermare per non generare altri rumors.
Tutti i piani
Nessun dettaglio, però, come tradizione in fasi di negoziazione naturalmente delicate. Barceló ha preferito invece fare il punto sullo stato di salute del gruppo, una condizione alla base della volontà di espandersi. A livello di gruppo Barceló è reduce da un 2017 con un fatturato da 3 miliardi di euro, un ebitda da 500 milioni e un utile netto da 150. E la sola divisione tour operating può vantare margini da 35 milioni, cifre neanche lontanamente paragonabili con il mercato di casa nostra.
Il modello di business
Il gruppo vuole espandersi, mantenendo però, ha ribadito, il modello attuale che vede una netta separazione tra i due business, quello alberghiero e quello del t.o. E nomi differenti, una scelta fatta a suo tempo perché diversamente può generare confusione sul mercato. E in merito a voci su una possibile dismissione di Ávoris, Simón Pedro Barceló ha ribadito che non è nelle intenzioni del gruppo, anche se la porta non è chiusa a nessuno.