Marco Peci è contento di essersi sbagliato: i dati portati a casa finora dal Quality Group l’hanno infatti costretto a rivedere al rialzo le stime prudenti di inizio anno. “Saremmo felici di consolidare, nel 2018, le ottime performance del 2017” aveva detto allora, ma le cifre dei primi sei mesi sono di tutt’altro tenore e lo spingono ad abbandonare per un momento la consueta politica di understatement.
Le cifre dell'exploit
“A oggi - spiega a TTG il direttore commerciale del Quality Group (nella foto) - l’incremento sul partito ha raggiunto il 12% rispetto all’analogo periodo del 2017, mentre sul prenotato da luglio a dicembre siamo arrivati a registrare una progressione di 22 punti”.
Un ritmo costante di crescita che porta Peci a ipotizzare una chiusura d’anno molto soddisfacente. “Le stime - precisa - sono di raggiungere un fatturato totale compreso tra i 145 e i 150 milioni di euro contro i 137 milioni di euro del 2017”.
Nord Europa e Asia protagonisti
Merito, spiega, di una crescita generalizzata delle richieste, che però ha riportato picchi interessanti soprattutto per Nord Europa e Asia. "Basta uno sguardo ai dati di Exotic Tour per averne prova - sottolinea il direttore -: prodotti come Malesia e Indonesia registrano addirittura il 54% di richieste in più, mentre la Polinesia è cresciuta di 32 punti percentuali anno su anno".
Ed è proprio la doppia cifra di questo prodotto a far riflettere su un altro dato incoraggiante: l’aumento del budget a disposizione della clientela che ora, conferma Peci, è salito fino a raggiungere e superare una media di 7mila euro a pratica.
Investimenti in tecnologia
Ma l’exploit interessa anche i Paesi del Nord Europa che, spiega il nostro interlocutore, registrano il sold out di tutte le partenze estive: “Abbiamo venduto tutto e ci limitiamo solo a creare alcuni pacchetti superpersonalizzati su richiesta”.
Un trend che, vuole sottolineare il direttore, non sta avendo ripercussioni negative sul lavoro dell’operativo: “Grazie ai nostri investimenti nell’It - spiega infatti - i sistemi di prenotazione e gestione delle richieste sono stati in grado di assorbire bene l’incremento di lavoro, continuando a gestirlo in modo fluido”.