Come diventare un punto di riferimento nella Grande Mela? A spiegarlo è Piero Armenti (nella foto), fondatore di Il mio Viaggio a New York, una realtà ormai consolidata nel panorama del turismo Usa, ma tutta 'made in Italy'.
Professione urban explorer, Armenti è oggi alla guida di un tour operator che porta i viaggiatori alla scoperta della 'città che non dorme mai'. Ed è proprio con i tour notturni che è iniziata la sua avventura.
"Ho avviato l'attività proponendo i tour dei rooftop", spiega Armenti. "Ci si era resi conto che se da una parte l'offerta straripava di proposte diurne, quasi nulla era organizzato in serata. Al di là dello show a Broadway o l'hamburger al ristorante, la gente non spesso non sapeva cosa fare e magari si limitava a passeggiare a Times Square".
È partita così l'idea di portare i turisti a contatto con i veri newyorkesi e di fargli vivere la magia delle mille luci di Manhattan. Da qui i sono nati i primi accordi con le varie terrazze panoramiche. "Generalmente il giro comprende tre stop ed è sempre incluso un drink. È stato subito un grande successo e sulla scia sono nati a poco a poco anche gli altri itinerari".
Un business social
Se si cerca 'Il mio viaggio a New York' su Facebook, i numeri possono stupire.
Nata quattro anni fa, questa pagina conta oggi quasi un milione di follower. "L'idea di avvicinarsi ai social è sorta quasi per caso", racconta Armenti. "Un po' per via della mia passione per il racconto e un po' per rispondere a tutti coloro che individualmente mi chiedevano cosa facessi a New York. Ho usato la pagina come strumento di promozione, poi è arrivato l'ufficio adiacente a Times Square e oggi siamo un t.o. che organizza e rivende decine di attività".
Sono tante le agenzie di viaggi italiane con cui Piero Armenti collabora, e non esita a definirle "i nostri migliori alleati". "Si fidano di noi e noi ci fidiamo di loro - precisa -. Noi ci mettiamo la faccia e questo ci obbliga a far bene, il livello di qualità è necessariamente alto e gli agenti apprezzano molto questo tipo di garanzia".
Il rapporto con le agenzie
Non mancano i progetti di crescita e, si questo fronte, consolidare il rapporto con le adv è una priorità. Per questa ragione Armenti illustra la sua intenzione di fornire, proprio attraverso i social, la giusta visibilità alle agenzie che maggiormente scelgono i servizi di Il mio viaggio a New York.
"Nell'imminente futuro, ci piacerebbe mettere in luce la top ten delle adv italiane che ci inviano i loro clienti - dice -. Contestualmente, al momento per me è importantissimo spingere anche un nuovo progetto. Si chiama ilmiohotel.com ed è una piattaforma dove reperire a prezzi concorrenziali camere d'albergo a New York e in tutti gli Stati Uniti". Si tratta di un canale a disposizione anche degli agenti di viaggio ai quali è chiaramente riconosciuta una percentuale.