Alpitour, Amadeus Italia e Musement. Sono state queste le tre aziende protagoniste di Mezzogiorno di fuoco, le interviste che il direttore di TTG Italia Remo Vangelista ha realizzato nell’ambito dei TTG Talks nei giorni scorsi a TTG Travel Experience a Rimini.
Ma sul palco degli eventi del programma Think Future, oltre ai manager di spicco delle tre aziende - il direttore tour operating di Alpitour, Pier Ezhaya (nella foto); l’executive vice president online travel angencies Western Europe, Middle East, Africa & managing director Italy di Amadeus IT Group, Francesca Benati e il ceo e fondatore di Musement, Alessandro Petazzi – sono salite, sebbene virtualmente, anche le agenzie di viaggi.
La promessa di Alpitour alle agenzie
Nei botta e risposta di mezz’ora, sui temi più caldi dell’attualità di mercato e sulle prospettive future di sviluppo delle rispettive aziende, i tre appuntamenti di Mezzogiorno di fuoco hanno portato in primo piano anche le esigenze della distribuzione organizzata.
A partire dalla promessa lanciata proprio alle agenzie da Pier Ezhaya: “In futuro avremo più cura delle adv, ascoltando le loro esigenze – è la dichiarazione conclusiva dell’intervista -. Sappiamo di aver commesso degli errori in passato, ma cercheremo di essere più vicini ai bidsogni della distribuzione”.
Amadeus e la formula Live Travel Space
Bisogni che la managing director Italy di Amadeus Francesca Benati conosce bene, visto che nel raccontare l’evoluzione della piattaforma, in più circostanze sottolinea come la gamma dei prodotti da vendere debba ampliarsi per soddisfare le esigenze crescenti del cliente.
Esigenze a cui, in prima persona, sono chiamate a rispondere proprio le adv: “I viaggiatori vogliono un’esperienza completa, quindi dobbiamo offrire tutto il contenuto possibile, biglietti aerei, ma anhe hotel, transfer, food e entertainment”.
Il fattore umano, valore aggiunto
Su questo ultimo tema si focalizza il business di Musement, startup recentemente acquisita dal colosso tedesco Tui e protagonista del terzo Mezzogiorno di fuoco. E nel raccontare i retroscena di questa acquisizione, il suo ceo e fondatore Alessandro Petazzi spiega anche la scelta di guardare, sin dal momento della fondazione dell’azienda, alle adv: “Dare ai dettaglianti strumenti tecnologici mi è sembrata una scelta sensata", ha riassunto semplicemente Petazzi.
Una strategia che coniuga l’innovazione della tecnologia con l’empatia e il fattore umano che solo l’offline possono dare come valore aggiunto ala vendita d un viaggio: “Solo l'empatia umana è in grado di capire i desideri non espressi dei clienti”.