Il tempo degli annunci è finito: ora è il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare a macinare numeri sulla prossima estate. Giuseppe Pagliara (nella foto), amministratore delegato di Erregi Holding, ha la schiettezza e il pragmatismo dell’imprenditore che, dopo aver messo a segno il colpo di mercato, deve far quadrare i numeri. “I nostri cataloghi sono in agenzia e le vendite stanno partendo in modo soddisfacente - spiega -. Per Valtur, il medio-lungo raggio decollerà con le aperture a fine marzo dei villaggi in Egitto a Sharm El Sheikh e a Marsa Alam, ai quali seguirà Djerba a Pasqua, la Turchia a fine maggio e le Maldive in luglio”.
Uno strepitoso Mar Rosso
Pagliara riconferma la tendenza imperante, che vede l’impennata del mar Rosso preso d’assalto nei lunghi ponti di primavera. “Abbiamo raddoppiato la disponibilità di posti volo sull’Egitto e fino ad ora siamo riusciti a vendere a quote molto soddisfacenti. Stiamo lavorando con buoni margini sulla programmazione e anche l’estate si sta muovendo sugli stessi livelli”.
Estate in ritardo
Qualche segnale di ritardo sulla prossima stagione – specie su luglio e agosto - si sta avvertendo tuttavia sul resto della programmazione del gruppo Nicolaus: “Sicuramente il boom delle prenotazioni pasquali non gioca a favore della pianificazione della vacanza estiva. A questo si aggiunge una generale incertezza della clientela nei riguardi della situazione politica, che si ripercuote su una certa instabilità economica.
Budget rispettato
Malgrado questo quadro generale, il gruppo Nicolaus procede a passo spedito rispettando il budget previsto e il piano industriale a medio termine, che prevede per quest’anno un fatturato globale di 110-115 milioni di euro contro gli 85 milioni del 2018 e un fatturato della sola Valtur di 100 milioni di euro da qui a tre anni. L’Italia non dovrebbe soffrire troppo della concorrenza dell’Egitto – specifica Pagliara – anche perché ci sono altri Paesi come la Spagna che stanno registrando una decisa flessione a causa dei prezzi troppo elevati. Anche sulle vendite del gruppo nel nostro Paese siamo quindi prudentemente soddisfatti“.
Numeri buoni, ma attenzione alla qualità
Infine, Pagliara tira le somme sul 2019: “Dobbiamo fare numeri buoni, non stratosferici, concentrandoci semmai sulla qualità del prodotto e sulla diversificazione dell’offerta per target differenti”.