Nobiltà, unicità e tempo. Un terzetto che domina e attraversa le pagine di questo numero di TTG Luxury, dall’inizio alla fine. Preparando il numero in redazione tra pagine e testi si respirava un’aria nuova. In fondo il lusso non è più quello di un tempo, visto che ora viene tutto misurato in maniera diversa. L’albergo a 5 stelle rimane un punto di riferimento per alcuni segmenti di clientela, ma i big spender vogliono e pretendono di essere unici. Quindi chiedono altro. Per questo il target a fascia alta è diventato oggetto di caccia sfrenata da parte di agenzie di viaggi specializzate.
Dai grandi tour operator dello scorso decennio siamo passati a esperienze per piccoli numeri e grandi attenzioni.
La nobiltà emerge chiaramente nell’intervista a pagina 9 con Michele Serra, presidente del Quality Group, che parlando di Europa dice: “Il Vecchio Continente è la decadenza del luxury. Dico decadenza in senso nobile. Perché la storia è in Europa, il resto è solo un’imitazione”.
In tanti cercano il lusso estremo nelle destinazioni a lungo raggio, ma in tante occasioni abbiamo l’esperienza unica dietro l’angolo di casa. Serve fiuto e un’agenzia di viaggi capace di cogliere le nuove tendenze. Perché è abbastanza chiaro che quando parliamo di fascia alta la maggior parte delle vendite transita in adv e non sui canali web e social.
L’unicità invece viene sbandierata da quasi tutti gli operatori (a volte esagerando) che fanno a gara per vendere l’esclusivo servizio o il pernottamento da sogno.
Mantenendo sempre prezzi a portata di pochi, perché non sarà mai un viaggio per le tasche di tutti. Non è un modo di essere snob: ormai è abbastanza noto che una fetta di mercato è disposta a spendere cifre elevate ma vuole essere considerato unico.
Sono tornate a capirlo anche le compagnie aeree che, dopo stagioni di magri bottini, hanno rialzato la testa (e le tariffe) con business class e first. Classi di servizio che sembravano finite in soffitta per lasciare spazio e traffico alle solite low cost.
Nelle colonne di Luxury leggerete che ora “serve un turismo moderno in grado di rispondere ad un mondo viziato”.
A cui manca il tempo.
Tutti schiacciati dalle corse, dai mille impegni e dalle tante, troppe, riunioni.
“Il tempo è un lusso”, dice Alberto Alberi, manager di Gattinoni Travel Experience, e un viaggio di lusso “è come andare dal sarto”. Immaginate un luogo dove il tempo si ferma e l’unicità esplode.
E ci si sente tutti un po’ nobili.
Il numero completo di TTG Luxury è disponibile online nella digital edition