Una piccola azienda che cresce all’insegna del cicloturismo: dal 1998 Girolibero promuove un turismo lento, consapevole ed ecosostenibile. “Abbiamo cominciato con un piccolo gruppo di amici nella cucina di casa mia – spiega Pierpaolo Romio, fondatore e a.d. in un articolo riportato sul Sole 24 Ore -. Ci siamo registrati come associazione con il marchio Zeppelin. Abbiamo acquistato 24 bici; prime destinazioni: Austria, Olanda e Germania. Organizzavamo viaggi itineranti solo nel mese di agosto accompagnando i turisti in bicicletta. Oggi le bici sono 2.500: citybike, da corsa, elettriche, carrellini per bambini, family tandem e la tripla, che consente di trasportare un adulto in bici come un tempo lo si portava sulla canna”.
Oltre 200 itinerari
Oltre 200 gli itinerari programmati, per ogni tipologia di turista. I clienti che ogni anno pedalano con il t.o. sono 20mila, di cui 10mila italiani. I servizi offerti vanno dall'organizzazione del tour, al trasporto bagaglio, al noleggio bici, all'assistenza tutti i giorni, al materiale informativo, alle cicloguide.
Fatturato in crescita
Il fatturato è in costante crescita. Nel 2018 ha superato i 15 milioni di euro. "Il tasso di crescita nei primi anni - spiega Romio - è arrivato anche al 20-30 per cento, ora ci siamo attestati al 10. La crisi non si è sentita perché siamo in una nicchia di mercato in forte espansione”. In effetti, i numeri del cicloturismo indicano un giro d’affari di 7,6 miliardi di euro con una crescita del 41% in cinque anni.
Bici più barca
"Un settore sul quale stiamo puntando molto negli ultimi anni è il binomio bici-barca - spiega Romio - e cioè la possibilità di dormire e mangiare su imbarcazioni che diventano hotel galleggianti e poi usare la bici per andare alla scoperta del territorio".
All'interno di Girolibero c'è anche il marchio Zeppelin che propone viaggi a piedi e Girolibero road bike, tour in bici da corsa.