L’emergenza entra nel vivo, e in modo imprevisto: i tour operator sono passati nel giro di qualche giorno da una situazione relativamente stabile a una fase confusa, nella quale si susseguono gli avvisi sul sito della Farnesina di paesi che in vario modo limitano l’ingresso ai viaggiatori italiani e le visite nel nostro Paese. Per una volta, l’Italia si trova dall’altra parte della barricata ma gli operatori di settore stringono i denti e rimangono comunque fiduciosi in una risoluzione della crisi.
Le prime iniziative
A qualche giorno dall’intensificarsi dei casi di coronavirus nel nostro Paese, i tour operator si sono attrezzati per mettere a punto le prime misure dettate dalla situazione di emergenza. Ognuno in base alle destinazioni più richieste del proprio portfolio ma tenendo sempre presente una linea guida comune, frutto sia dell’applicazione della normativa in caso di annullamento del viaggio, sia delle discussioni in seno ad associazioni di categoria come Astoi.
Veratour, situazione fluida
“Nel nostro caso - conferma il direttore commerciale di Veratour, Massimo Broccoli - la situazione è attualmente abbastanza lineare da gestire, nel senso che ai turisti provenienti dalla cosiddetta ‘zona rossa’ garantiamo la cancellazione senza penali dei viaggi programmati fino a fine marzo verso qualsiasi nostra destinazione. La situazione è estremamente fluida, ma al momento ogni altra eventuale richiesta di cancellazione, spostamento della data di partenza o cambio meta viene gestita secondo le abituali regole e vengono applicate le consuete penali. Ripeto comunque che la situazione sta cambiando di ora in ora e siamo in attesa di capire dal governo quali misure verranno adottate per superare la crisi e come intervenire per limitare i danni”. Broccoli non nasconde tuttavia che per Veratour questa sia una stagione di passaggio, perché il picco delle prenotazioni si concentra nei mesi estivi e il maggiore disagio al momento riguardi soprattutto Mauritius, destinazione sulla quale si sta verificando come muoversi.
Quality Group, un grazie agli adv
Anche Quality Group sta gestendo “Con tutte le cautele ed attenzioni possibili una situazione di emergenza che va oltre l’oggettività del problema – conferma il direttore commerciale, Marco Peci -. Ringraziamo per lo straordinario lavoro che stanno facendo tutti gli agenti di viaggi italiani che stanno dimostrando ancora una volta l’eccezionale capacità di gestione di situazioni complesse che la nostra filiera offre ai consumatori. La policy del nostro gruppo è quella che è stata indicata da Astoi. Per i clienti residenti nelle aree sottoposte a restrizione dalla Pubblica Autorità per le partenze entro il 31 marzo, si procederà alla restituzione degli interi importi versati, subordinatamente al ricevimento della documentazione attestante il proprio status. Per quanto riguarda i clienti che abbiano prenotato un viaggio verso mete che neghino l’accesso ai cittadini italiani o ai soli cittadini provenienti dalle aree soggette a misure di contenimento da parte della Pubblica Autorità, per le partenze entro il 31 marzo, si procederà alla restituzione degli interi importi versati, subordinatamente al ricevimento della documentazione attestante il proprio status nel caso dei soli cittadini provenienti dalle aree soggette a misure di contenimento. In caso di richieste di annullamento da parte di clienti che non rientrino nelle casistiche indicate sopra le condizioni di annullamento dei servizi rimangono quelle previste contrattualmente”.
Naar da Mauritius a Seychelles
Posizione più articolata quella di Naar, che oltre a garantire la cancellazione senza penali fino al 31 marzo ai passeggeri provenienti dalla zona rossa diretti in qualsiasi destinazione, opera alcuni distinguo. “Ai passeggeri in partenza da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna diretti a Mauritius - spiega il direttore commerciale, Maurizio Casabianca - garantiamo la medesima possibilità di quelli provenienti dalla zona rossa. Questo a prescindere dalla effettiva residenza. In questa policy siamo stati sostenuti da alcune compagnie che ci hanno appoggiato evitando di applicare le consuete penali”. Ironia della sorte, proprio il titolare Frederic Naar si trova in questi giorni in vacanza a Mauritius, da dove avrà sicuramente un osservatorio privilegiato sulla situazione. “Nella tarda mattinata di ieri il ministero delle Seychelles ha poi aggiunto l’Italia fra i Paesi a rischio e abbiamo quindi provveduto a inserire anche questa destinazione fra le mete dove è possibile ottenere la cancellazione del viaggio da effettuarsi fino al 31 marzo senza penali. Al di fuori di questa casistica, vigono le consuete regole, ovviamente a eccezione dei viaggi in Cina, per i quali la possibilità di cancellazione è estesa fino al 30 giugno”. La crisi sofferta dall’Oceano Indiano “Coinvolge anche i combinati come ad esempio il Sudafrica più Seychelles. In questi casi, al cliente viene proposto il viaggio secco o l’estensione mare in un’altra destinazione”. Il dialogo in Astoi comunque prosegue “In modo costruttivo e in questi casi il confronto è molto utile, anche per predisporre un’azione comune nei riguardi dei fornitori e del governo”.
Gruppo Nicolaus e l’assicurazione gratuita
Fra i provvedimenti delle ultime ore, anche la promozione attuata dal Gruppo Nicolaus, che consente a chi prenota entro fine febbraio di ottenere gratuitamente la copertura assicurativa contro l’annullamento o la modifica del viaggio (per le motivazioni previste) in qualsiasi periodo avvenga, come ricordato dal direttore commerciale del gruppo Isabella Candelori. “Facciamo questo gesto ben consapevoli della congiuntura nazionale e mondiale che ha tutta la nostra attenzione, sperando di poter offrire ai nostri ospiti un pensiero rasserenante” aggiunge il direttore prodotto di Nicolaus Tour, Gaetano Stea.
World Explorer, mantenere la specializzazione
Per World Explorer, si tratta per ora di cambi data o di destinazione, che gli operatori del polo riescono a gestire agevolmente. Non si prevedono invece spostamenti di personale interno all’ufficio da un reparto all’altro, in quanto “La specializzazione deve restare il nostro valore aggiunto. A qualsiasi costo” spiega Alessandro Simonetti, titolare di World Explorer.