Tutte le compagnie aderenti a Clia – si parla quindi oltre che di Costa Crociere e di Msc anche di Royal Caribbean, Celebrity Cruises, Carnival, Norwegian Cruise Line, Princess Cruises solo per fare qualche esempio - fanno quadrato e annunciano la sospensione totale delle crociere negli Stati Uniti per 30 giorni a partire dal 14 marzo.
Una decisione senza precedenti, che anche chi mastica turismo da molto tempo non aveva mai vissuto, rispettosa del bene di tutti e forse per la prima volta condivisa a livello internazionale. Perché quando si potrà ripartire, e si spera che in questo modo si riescano ad accelerare i tempi, tutti riprenderanno ad armi pari.
“Le navi attualmente in navigazione - si legge nella nota di Clia - faranno ritorno in porto per sbarcare immediatamente i passeggeri in sicurezza. Purtroppo, tale decisione causerà inconvenienti e problemi a crocieristi che magari hanno lavorato e atteso questa vacanza per anni. Ma questa situazione senza precedenti ci impone decisioni immediate a tutela della salute dei viaggiatori e degli equipaggi”. Un fermo non di poco conto, considerando che negli Stati Uniti il settore crocieristico crea 421 mila posti di lavoro e circa 53 miliardi di dollari di valore aggiunto.